Accoglienza alunni con svantaggio linguistico

Negli ultimi anni c’è stato un numero sempre maggiore di alunni di recente immigrazione arrivati ad inizio anno o ad anno già avviato. Il progetto si rivolge principalmente a loro ma anche a studenti che, pur essendo in Italia da alcuni anni, non hanno ancora raggiunto un livello di conoscenza della lingua adeguato per poter seguire il corso di studi in modo del tutto autonomo e con successo.

Nello specifico quest’anno si prevedono gli interventi seguenti.

1. formazione di un team di lavoro per l’organizzazione dei corsi, la creazione e la gestione di materiali (sostituisce la commissione) con i seguenti compiti:
   • organizzare l’accoglienza di studenti neo arrivati (questionario di conoscenza, test di lingua);
   • fare da tramite tra scuola e famiglia (colloqui con famiglie);
   • organizzare corsi di italiano L2 con docenti o studenti tutor della scuola;
   • ricercare e organizzare materiali didattici semplificati o facilitati e risorse digitali;
   • creare un archivio di materiali informativi e multilingue per studenti e famiglie;
   • ricercare e rendere disponibile ai cdc la normativa riguardante gli alunni stranieri a scuola;
   • organizzare un registro degli studenti di origine non italiana e monitorare la situazione.
2. Aiuto allo studio e corsi di italiano L2 svolti da docenti a disposizione in orario curriculare (ore alternative all’insegnamento della religione cattolica o seste/settime ore).
3. Sportello di matematica e fisica dedicato allo svantaggio linguistico (chiamato Matematica L2) in orario extracurriculare (massimo 25 ore).
4. Laboratorio di scrittura per gli studenti e le studentesse del triennio e di comprensione del testo per gli studenti e le studentesse del biennio da svolgere in orario extracurriculare (massimo 25 ore)
5. Cooperative tutoring, se possibile.

Permettere l’inserimento e il successo formativo degli studenti di lingua madre non italiana Sostenere gli studenti nel raggiungimento della loro autonomia nella produzione di testi e nella comunicazione in base alla finalità e ai contesti Permettere agli studenti non italofoni di raggiungere a fine liceo un livello di italiano almeno B2